Changing Our Perspectives: Obesity as a Chronic Disease

L’obesità viene spesso vista come un problema di stile di vita, ma secondo una recente presentazione al convegno annuale della American Pharmacists Association, dovremmo cambiare la nostra prospettiva. Jennifer Clements, docente presso l’Università della South Carolina, afferma che l’obesità deve essere considerata come una malattia cronica, ricorrente, multifattoriale e neurocomportamentale.

Clements sostiene che oltre al grasso addominale in eccesso, l’obesità può portare a gravi conseguenze per la salute. Inoltre, prevede che entro il 2030 il 50% degli americani sarà obeso e il 25% avrà un’obesità grave, con donne, afroamericani e persone a basso reddito come gruppi più a rischio.

Quando si tratta di curare l’obesità, gli obiettivi generali sono ridurre la morbosità, controllare i fattori di rischio associati, ridurre le complicanze e mantenere un peso inferiore. Tuttavia, il vero ostacolo arriva dopo la perdita di peso, ossia il mantenimento a lungo termine. Clements sottolinea che è fondamentale discutere con i pazienti strategie per prevenire il recupero del peso perso.

La terapia dell’obesità si basa su modifiche dello stile di vita, farmaci anti-obesità, dispositivi medici e chirurgia bariatrica. Clements consiglia di adottare un approccio centrato sul paziente, tenendo conto delle sue esigenze uniche per decidere la migliore opzione di trattamento. In particolare, ha esaminato sette farmaci anti-obesità che hanno dimostrato efficacia e sicurezza negli ultimi anni, tra cui semaglutide e tirzepatide.

La svolta nella terapia dell’obesità è l’avvento di farmaci come semaglutide e tirzepatide, che hanno dimostrato una riduzione del rischio cardiovascolare, miglioramenti sulla qualità di vita e benefici anche in altre patologie oltre l’ipertensione e il diabete. Tuttavia, l’accessibilità e il costo di questi farmaci rimangono una sfida. I farmacisti possono aiutare i pazienti ad affrontare queste difficoltà, mettendoli in contatto con fornitori autorizzati, suggerendo alternative e evidenziando il valore delle terapie non farmacologiche.

Infine, Clements sottolinea l’importanza di condurre studi comparativi tra i farmaci anti-obesità per identificare le differenze di efficacia e sicurezza. Questo consentirebbe di personalizzare ulteriormente le terapie in base alle caratteristiche individuali dei pazienti.

In sintesi, la visione dell’obesità come una malattia cronica apre nuove prospettive per la cura e la gestione del peso. È fondamentale che clinici, farmacisti e pazienti riconoscano l’obesità come una patologia complessa, affrontandola con approcci personalizzati, farmaci appropriati e cambiamenti nello stile di vita. Solo così si potrà combattere efficacemente questa crescente epidemia.

Domande frequenti:

1. Cos’è l’obesità?
L’obesità viene considerata una malattia cronica, ricorrente, multifattoriale e neurocomportamentale caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo.

2. Quali sono le conseguenze dell’obesità per la salute?
L’obesità può portare a gravi conseguenze per la salute, come malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, problemi alle articolazioni e altri disturbi correlati.

3. Quali sono gli obiettivi nella cura dell’obesità?
Gli obiettivi generali nella cura dell’obesità sono ridurre la morbilità, controllare i fattori di rischio associati, ridurre le complicanze e mantenere un peso inferiore.

4. Quali sono le strategie per prevenire il recupero del peso perso dopo una dieta?
È fondamentale discutere con i pazienti strategie per prevenire il recupero del peso perso, come modifiche dello stile di vita a lungo termine e il mantenimento di un’attività fisica regolare.

5. Quali sono le opzioni di trattamento per l’obesità?
Le opzioni di trattamento per l’obesità includono modifiche dello stile di vita, farmaci anti-obesità, dispositivi medici e chirurgia bariatrica.

6. Quali sono alcuni farmaci anti-obesità efficaci?
Alcuni farmaci anti-obesità efficaci sono semaglutide e tirzepatide, che hanno dimostrato una riduzione del rischio cardiovascolare e miglioramenti sulla qualità di vita.

7. Come possono i farmacisti aiutare i pazienti con l’accesso ai farmaci anti-obesità?
I farmacisti possono aiutare i pazienti a superare le difficoltà di accessibilità e costo dei farmaci anti-obesità, mettendoli in contatto con fornitori autorizzati, suggerendo alternative e evidenziando il valore delle terapie non farmacologiche.

8. Perché è importante condurre studi comparativi sui farmaci anti-obesità?
Studi comparativi sui farmaci anti-obesità permettono di identificare le differenze di efficacia e sicurezza, consentendo una personalizzazione delle terapie in base alle caratteristiche individuali dei pazienti.

Links correlati:
American Pharmacists Association
Università della South Carolina