I cani di taglia grande hanno un rischio più basso di sviluppare il cancro rispetto a quelli di taglia media, secondo uno studio recente pubblicato su Royal Society Open Science.

Contrariamente alla credenza popolare, i cani di taglia grande non hanno necessariamente un rischio più alto di sviluppare il cancro perché uno studio recente pubblicato su Royal Society Open Science ha rivelato che i cani di taglia grande, ma non quelli di taglia più grande, sono più suscettibili alla malattia. Lo ha dichiarato Leonard Nunney, biologo presso l’Università della California, Riverside, autore principale della ricerca, che aveva lo scopo di comprendere l’insorgenza e l’inizio del cancro nelle razze canine.

Secondo Nunney, a differenza degli esseri umani che hanno un rischio aumentato di cancro con l’avanzare dell’età, le razze canine sono esenti da questa teoria. “Abbiamo cani che vanno dalla taglia di un Chihuahua fino a un Mastino o un Gran Danese. Quindi c’è una vastissima gamma di taglie”, ha spiegato Nunney.

Contrariamente alla credenza comune, i cani di taglia grande hanno un rischio inferiore di sviluppare il cancro rispetto a quelli di taglia media perché di solito muoiono a un’età molto più giovane, secondo quanto affermato da Nunney. “Questo è semplicemente perché muoiono più giovani”, ha aggiunto.

Nunney ha elencato i West Highland white terrier, conosciuti anche come Westies, i Bernesi e i flat-coated retriever come alcune delle razze “più inclini” al cancro. Ha inoltre chiarito che i flat-coated retriever sono comunemente colpiti da una forma di sarcoma, un cancro raro che si sviluppa nei tessuti molli e nelle ossa.

Secondo Nunney, i terrier, soprattutto lo Scottish terrier, hanno una probabilità maggiore di sviluppare il cancro rispetto a quanto si pensasse in precedenza. I terrier presentano una maggiore incidenza di cancro alla vescica, ha affermato Nunney.

Fortunatamente, secondo i ricercatori dello studio, poche razze canine sono particolarmente predisposte al cancro poiché la malattia è causata da mutazioni genetiche. Hanno scoperto che sebbene l’incesto basato sull’ascendenza riduca l’aspettativa di vita di una razza, non aumenta il rischio complessivo di cancro.

Nunney ha affermato che il modello utilizzato nella ricerca può essere utilizzato per stabilire se le razze stanno diventando sempre più inclini a particolari tipi di cancro. Crede che i cani siano un buon modello per comprendere i cambiamenti genetici che possono aumentare la suscettibilità a specifiche malattie.

Domande frequenti:

1. Qual è la conclusione principale dello studio menzionato nell’articolo?
Lo studio ha rivelato che i cani di taglia grande, ma non quelli di taglia più grande, sono più suscettibili al cancro rispetto ai cani di taglia media.

2. Perché i cani di taglia grande hanno un rischio inferiore di sviluppare il cancro rispetto ai cani di taglia media?
Il rischio inferiore di sviluppare il cancro nei cani di taglia grande è dovuto al fatto che di solito muoiono a un’età più giovane.

3. Quali sono alcune delle razze canine più inclini al cancro?
Alcune delle razze “più inclini” al cancro menzionate sono i West Highland white terrier, i Bernesi e i flat-coated retriever. I flat-coated retriever sono comunemente colpiti da una forma di sarcoma.

4. Quali sono le razze di terrier che hanno una maggiore probabilità di sviluppare il cancro?
I terrier, in particolare lo Scottish terrier, hanno una maggiore probabilità di sviluppare il cancro, in particolare il cancro alla vescica.

5. Il rischio complessivo di cancro aumenta se le razze canine si accoppiano tra loro?
No, secondo lo studio, l’incesto basato sull’ascendenza riduce l’aspettativa di vita di una razza, ma non aumenta il rischio complessivo di cancro.

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Università della California, Riverside