Un tesoro di proteine potrebbe predire diverse forme di demenza più di 10 anni prima della diagnosi

Una nuova ricerca condotta dall’Università di Warwick e dall’Università di Fudan ha rivelato un tesoro di proteine che potrebbero predire diverse forme di demenza più di 10 anni prima della diagnosi. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Aging, fa parte di una ricerca in corso condotta da diverse squadre per identificare i pazienti a rischio di demenza tramite un semplice test del sangue, un progresso che molti scienziati ritengono accelererà lo sviluppo di nuovi trattamenti.

Al momento, le scansioni cerebrali possono rilevare livelli anomali di una proteina chiamata beta amiloide molti anni prima dello sviluppo della demenza di Alzheimer, ma i test sono costosi e spesso non coperti dalle assicurazioni. Tuttavia, questa nuova ricerca potrebbe portare allo sviluppo di test del sangue in grado di predire il rischio di sviluppare demenza nei prossimi 10 anni.

Lo studio ha analizzato 52.645 campioni di sangue conservati nel Biobank del Regno Unito, raccolti tra il 2006 e il 2010 da persone che al momento non presentavano segni di demenza. Di queste persone, 1.417 hanno sviluppato in seguito la malattia di Alzheimer, la demenza vascolare o demenze di qualsiasi causa. I ricercatori hanno studiato le proteine comuni in queste persone e hanno individuato 1.463 proteine associate alla demenza, classificandole in base alla loro capacità di predizione.

Si è scoperto che le persone con livelli più elevati delle proteine GFAP, NEFL, GDF15 e LTBP2 avevano una maggiore probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer, la demenza vascolare o demenze di qualsiasi causa. Ad esempio, le persone con livelli elevati di GFAP avevano il 2,32 volte più probabilità di sviluppare demenza, confermando i risultati di studi precedenti che ne suggerivano il contributo.

È importante sottolineare che questo studio non è ancora stato convalidato in modo indipendente. Tuttavia, una delle proteine identificate, la neurofilament light, è già utilizzata in clinica per diagnosticare e monitorare alcune condizioni come la sclerosi multipla. Questo apre la possibilità che in futuro si possano sviluppare test del sangue per predire lo sviluppo della demenza dovuta alla malattia di Alzheimer o per identificare pazienti idonei a sperimentazioni cliniche di trattamenti in fase iniziale o anche pre-sintomatica. Ciò potrebbe portare a un enorme progresso nel campo delle terapie per la demenza.

Domande frequenti (FAQ):

1. Qual è lo scopo della ricerca condotta dall’Università di Warwick e dall’Università di Fudan?
Lo scopo della ricerca è identificare pazienti a rischio di demenza utilizzando un semplice test del sangue, in modo da accelerare lo sviluppo di nuovi trattamenti.

2. Quali proteine possono predire diverse forme di demenza?
Le proteine GFAP, NEFL, GDF15 e LTBP2 sono state individuate come potenziali indicatori di rischio per lo sviluppo della malattia di Alzheimer, demenza vascolare o demenze di qualsiasi causa.

3. Come è stato condotto lo studio?
Lo studio ha analizzato 52.645 campioni di sangue conservati nel Biobank del Regno Unito, raccolti tra il 2006 e il 2010 da persone senza segni di demenza al momento della raccolta. Successivamente, i ricercatori hanno studiato le proteine comuni in queste persone e individuato 1.463 proteine associate alla demenza, classificandole in base alla loro capacità di predizione.

4. Qual è l’importanza della proteina neurofilament light?
La proteina neurofilament light è già utilizzata in clinica per diagnosticare e monitorare alcune condizioni come la sclerosi multipla. La sua identificazione come potenziale indicatore di rischio per lo sviluppo della demenza potrebbe aprire la strada allo sviluppo di test del sangue e terapie per questa malattia.

5. Questo studio è stato convalidato in modo indipendente?
Al momento, lo studio non è ancora stato convalidato in modo indipendente. Tuttavia, la scoperta delle proteine associate alla demenza potrebbe avere implicazioni significative nel campo delle terapie per la demenza.

Definizioni di termini chiave o gergo utilizzati nell’articolo:

– Demenza: termine generale che descrive una serie di sintomi associati alla perdita di funzione cerebrale, come la riduzione della memoria e del pensiero.
– Diagnosi: processo di identificazione e determinazione di una malattia o condizione medica.
– Scansioni cerebrali: procedure che utilizzano tecnologie come la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata per ottenere immagini del cervello.
– Beta amiloide: una proteina che si accumula nel cervello delle persone con la malattia di Alzheimer.
– Assicurazioni: contratti con le compagnie di assicurazione per ottenere copertura economica per determinate spese mediche o situazioni impreviste.
– Biobank: una collezione di campioni biologici conservati per scopi di ricerca scientifica.
– Malattia di Alzheimer: una forma comune di demenza caratterizzata da deficit di memoria e declino cognitivo progressivo.
– Demenza vascolare: una forma di demenza causata da problemi nella circolazione sanguigna al cervello.
– Proteine GFAP, NEFL, GDF15 e LTBP2: proteine che possono essere associate al rischio di sviluppare diverse forme di demenza.

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Nature Aging (rivista)